Primo sopralluogo in Val Cerusa in funzione del sopralluogo con la guida del Parco del Beigua per escursione di novembre. Inizio alle 9:30 a Voltri dall'approdo a mare e passaggio davanti alla chiesetta di Santa Limbania per imboccare Via dei Giovi, purtroppo interrotta dalla strada per l'ospedale. Si percorre solo per un tratto finche' si incontra Via Costa D'Erca che si segue come chi doveva portare il caolino alle cartiere di Fabbriche. In Via Costa d'Erca non ci sono intoppi e sia salendo Via dei Giovi sia percorrendo Via Costa d'Erca si vedono tracce di archeologia industriale piu' o meno riaddattata e segni delle vie d'acqua.
In breve si scorge l'abitato di Fabbriche che si intravvedde sempre piu' chiaramente con la sua struttura a cascata e presto Via Costa D'Erca sbocca in Via Fabbriche a Luceto dove si vedono i resti della Wax Vitale, Villa Gigina, la struttura de cotonificio Spotorno in cui vediamo di nuovo il beo. Si continua per Via Fabbriche e si arriva all'abitato, non c'e' piu' il ponte a schiena d'asino a portare all'altra riva dove si vede come le antiche "pile" delle cartiere sono state utilizzate come bordo ai piedi di una casa. All'inizio di Fabbriche la lapide per un operaio ucciso nelle lotte dei lavoratori che ci fa subito capire come non sia un borgo contadino ma una citta' operaia e vedremo cio' in tutta la sua struttura che risaliamo fino ad arrivare a Fabbriche alta.
Arrivati a Fabbriche alta osserviamo l'arrivo del beo che parte da Fiorino e precisamente da Via Cardina e che viene prima utilizzato dalla cartiera San Giorgio, perche' vedremo che da Fiorino ne scende uno anche dal versante opposto dal cimitero. Non seguiamo la via del beo ma prendiamo a destra Via Gazzino un tempo l'unica strada per Fiorino e arriviamo, vedendo a tratti il beo che arriva fino alla fabbrica di stoccafisso, fino ad una chiesetta nel bosco e dopo poco siamo a Fiorino, saliamo alla cartiera sopra la quale si vede la presa dell'acqua da loro utilizzata e l'arrivo del beo che viene dalla parte iniziale del Cerusa.
Iniziamo a scendere da Fiorino lungo Via Fiorino cercando di trovare e seguire il beo che scende sopra la sponda destra del Cerusa fino ad arrivare allo sgrigliatore all'inizio di Via Bruxinetti.
Ci avviamo per Via Bruxinetti che per un tratto risale il beo che scende da Fiorino, ma lo lasciamo a destra e attraversiamo il Cerusa su un antico ponte che termina con un'edicoletta, continuando ci accorgiamo che una frana blocca il sentiero e che si supera con una scala a pioli non adatta agli escursionisti, inoltre in localita' Casa Bache ci sono cani liberi per cui ripieghiamo sulla carrozzabile che non risulta piu' lunga soprattutto se si prende scendendo da Fiorino.
A questo punto decidiamo di scendere da Fabbriche, ovviamente gli escursionisti potrebbero prendere volendo la corriera, cercando altri segni delle vie d'acqua, troviamo il beo che scende sulla sinistra del Cerusa che arriva di nuovo in zona Luceto dal cotonificio Spotorno, vediamo che attraversa la strada, a Centurione un grosso tubo e una via aerea he arrivava all'ex Bocchiotti, area ora in ristrutturazione da parte della Cartiera San Giorgio che ha acquistato anche la presa d'acqua e una turbina antica a destra della stazione elettrica. Vediamo la vecchia sottostazione elettrica e tutti i resti e le ristrutturazioni delle altre fabbriche ma, soprattutto, prima di arrivare al secondo sbocco di Via Costa d'Erca ritroviamo il beo che attraversa la strada e si distende gonfio proprio prima di arrivare a Centurione proprio nella zona dove una volta c'era anche una peschiera.
Secondo sopralluogo per esplorare se e' utile fare tutta la Canellona per vedere la linea di crinale e la valle del Leiro, ricordando che in passato c'era una centralina alla Gallinea collegata a quelle della Val Cerusa per gli opifici di entrambe le zone. Risultato del sopralluogo: ci vuole troppo tempo, circa 2 ore, per arrivare alla Canellona e non si vedono le vie d'acqua ma solo pochissimi cenni delle vecchie centraline e la linea di crinale. inoltre le due strade per scendere a Fiorino, una prima della Canellona e una dopo con un bellissimo sentiero del bosco un po' rovinato dalle montain bike, alla fine, proprio per scendere a Fiorino quando si e' ormai sull'asfalto, passano fra case dove lasciano liberi cani che difendendo il loro territorio potrebbero essere pericolosi: io ho avuto paura e sono tornata indietro.
Terzo sopralluogo per rivalutare i tempi e per vedere se da Fiorino si puo' arrivare a Sambuco tramite sentieri. In 30 minuti da capolinea 1 a bivio Costa d'erca, in 30 minuti a Luceto, ma bisogna considerare il tempo per scendere da Costa d'erca, prima di imboccare l'ultimo tratto, per vedere il beo dove c'era la peschiera. In 30 minuti si arriva a Fabbriche ma occorre considerare fermate per osservazioni. In un quarto d'ora si è in cima a Fabbriche ma occorre considerare mezz'ora in più per le osservazioni. Con via Gazzino in tre quarti d'ora forse meno si è a Fiorino. In 10 minuti si arriva alla cartiera poi bisogna salire per vedere il beo e in tutto forse serviranno 30 minuti. 1 ora e un quarto per arrivare a Sambuco dalla strada di sopra piu' sentiero in alcuni tratti difficile. Da Sambuco con la scorciatoia, che poi è il sentiero che va alla Gava e al Reixa, in un'ora si arriva a Fabbriche. Ripassando da Costa d'Erca in un'ora si è a Voltri. In sintesi in 3 ore e mezza massimo 4 si chiude Fiorino e si pranza e vengono le 13:30/14. Si arriva a Sambuco pet le 15/15:30 massimo, se si va via per le 16:30 alle 17:30 si è a Fabbriche e si può prendere una corriera, se si scende a piedi alle 18:30 si è a Voltri. Questo con tempi esagerati al massimo.
Con Greta del Parco del Beigua e Alessandra di Inge, giornata gelida anche se e' il 12 marzo